/13 Vietnam
#13 Vietnam, Editoriale

Editoriale

L’immaginario del Vietnam che l’Occidente si è costruito nel tempo si è
plasmato anche attraverso le visioni di The Deer Hunter (1978), Apocalipse
Now (1979), Platoon (1986), Full Metal Jacket (1987)
. Difficile dimenticare i
fiumi rossi incendiati dalle bombe al napalm descritti da Coppola. Il rischio
è quello di identificare un paese con la guerra, la distruzione, la tragedia e
gli incubi allucinanti che lo hanno ferito a morte. Oggi immergendosi nelle
atmosfere gentili di Hanoi che suggeriscono pace, qualche contraddizione e
nuovi equilibri non emerge certo il culto di un eroico passato. Attraversando
il Vietnam si incontra un popolo mite, amante delle piccole cose, che si è
conquistato la sua pacifica epica quotidiana nelle risaie, nei campi e negli
altopiani isolati. Il desiderio di rendere omaggio alla vita è forte. La
ricostruzione del paese e la politica del doi moi, l’apertura economica più
che democratica avviata nel 1986 dal _VI Congresso del Partito Comunista
Vietnamita, _hanno favorito una forte crescita commerciale e uno straordinario
cambiamento sociale. La società vietnamita appare in veloce mutazione, i
cambiamenti in atto ancora imprevedibili. Le parole di questo racconto di
Nguyễn Huy Thiệp appaiono quasi profetiche a riguardo:

Questo bicchiere lo dedico alla vita, il cui contenuto è dolce e al tempo
stesso aspro. Chi di noi accetta la vita, è invitato ad alzare il bicchiere.
La vita, anche quando è crudele, è comunque meravigliosa. Tutto il meglio per
il nuovo nato, ogni bene per il suo futuro!

Out There 01 | Vietnam

Landscape Stories 13 inaugura un nuovo percorso e dedica per la prima volta un
numero a un intero paese. In futuro, attraverso il nostro spioncino, apriremo
curiosamente altre finestre sul mondo.