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#7 Trees, Editoriale

Editoriale

Può capitare di essere disturbati, nella quiete del fine settimana, dal rumore di una sega elettrica in lontananza. Una volta la fatica dell’uomo era inversamente proporzionale al rumore generato. Il frastuono dei nostri giorni è frutto di una sproporzione.

È strana la morte degli alberi: si sono sempre contraddistinti per un’esistenza silenziosa, ma cadono e muoiono nel rumore più assordante. La vendetta dell’uomo non ha limiti. È opinione comune ritenere che la deforestazione sia causata da fini utilitaristici. Pensiamo che innanzitutto l’uomo provi piacere nel recarsi con le sue macchine roboanti in un luogo magico, qual è il bosco, per sconfiggere il silenzio e la sensazione di vuoto ad esso collegato.

Questo numero di Landscape Stories è dedicato agli alberi: oggetti “inanimati” che forniscono alla scena fotografica un fondale perfetto per qualsiasi narrazione. Dietro un’apparente immobilità gli alberi raccontano storie profonde, piene di echi e di immagini arcaiche.

È proprio questo sentimento antico che l’uomo forse cerca di cancellare, aiutato dal rumore violento, dal rito moderno della distruzione. Con la sensazione che un giorno, non molto lontano, la natura inizierà a chiedere qualche cosa in cambio.