– È tutto connaturato con la tecnologia. Le macchine servono a risolvere le situazioni.
– E poi, non contente, si mettono a crearle le situazioni!
– Non necessariamente.
– Il rischio esiste, l'ha detto anche lei.
– Ma qualsiasi cosa viene controllata, signor Raskob. Controllata varie volte.
– E il controllore chi lo controlla? Dove finisce la catena? Insomma, chi è il responsabile? [...] È troppo complicato. Ed è proprio questo che mi fa più paura: l'unica cosa che si può affermare è che non c'è un responsabile.