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#29 Cities, Editoriale

Editoriale

Nella storia una città è definita come un insediamento umano regolato da funzioni e dotato di una struttura stabile e di un territorio di riferimento. Le città possono avere collocazioni geografiche diverse. Ad esempio possono essere adagiate su una linea costiera, oppure distendersi lungo un fiume oppure incunearsi in una valle montana. Le città sono nate e si sono sviluppate rafforzando la loro identità culturale; corpi unici e riconoscibili dotati di un microclima, un odore e una precisa qualità atmosferica.

Nel 1991 in un seminario di lavoro la sociologa olandese Saskia Sassen coniò il termine "città globale". Mentre il termine "megalopoli" fa riferimento a città di enormi dimensioni, una "città globale" è invece una metropoli di grande potere, con una considerevole gerarchia interna e con una significativa influenza esterna. Un accentratore economico e commerciale strategico dove vengono incrementate abilità e risorse peculiari. Città di nazioni e continenti diversi che hanno molto in comune le une con le altre e che finiscono per assomigliarsi e omologarsi tra loro. I processi transnazionali in atto rendono le città contemporanee i teatri dove si consumano i conflitti e le contraddizioni della globalizzazione del capitale.

Una nuova organizzazione spaziale dell'economia e della finanza informatica ridisegna un'inedita forma della società urbana, aprendo profondi interrogativi sull'ambiente, l'integrazione sociale e l'identità delle città stesse.